Al termine di una riunione, mentre l’imprenditore sta uscendo dalla sala conferenze, spegne la luce non accorgendosi che deve ancora lasciare la stanza il consulente esterno. La porta d’uscita, composta da un’anta fissa vetrata a tutta altezza e un’anta mobile con maniglia, presenta un errore: la serigrafia è posta sull’anta mobile anziché su quella fissa. Lo spegnimento causale della luce non permette al consulente, nell’uscire dalla stanza, di notare l’anta fissa e vi ci sbatte con forza producendosi la frattura del setto nasale.
Vorresti conoscere quali responsabilità ha il datore di lavoro nei confronti dei dipendenti?
Contatta Meleam al 800 621 247.
La responsabilità delle lesioni determinate al consulente esterno, nella fattispecie, ricade tutta sul datore di lavoro già alla sola lettura dell’Allegato IV, punto 1.3.6, del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., che disciplina i requisiti che devono possedere i luoghi di lavoro.
In particolare, la citata disciplina prevede che nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, le pareti trasparenti o traslucide, ovvero quelle completamente vetrate, oltre ad essere ben segnalate, devono essere costituite da materiali di sicurezza fino all’altezza di un metro dal pavimento. In alternativa, devono essere separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione per evitare proprio che i lavoratori non vi entrino in contatto, ovvero che, qualora vi sia comunque contatto, non si debba rimanere feriti se vadano in frantumi.
Avv. Pasquale Fallacara
Vorresti conoscere quali responsabilità ha il datore di lavoro nei confronti dei dipendenti?
Contatta Meleam al 800 621 247.