L’Insieme dei disturbi percepiti a livello fisico e/o psicologico dal dipendente legati alla sua attività lavorativa, può dare origine a quello che definiamo STRESS lavoro- correlato. Questo concetto che può sembrare facilmente comprensibile, però, non deve essere assolutamente confuso con lo stress fisiologico che può comportare un’attività ripetuta numerose volte, così come bisogna normalizzare che questi siano sintomi da stress specifico e che lo stesso non debba essere contemplato come “normale”.
Facciamo chiarezza
Come abbiamo anticipato, lo stress viene spesso e volentieri frainteso od ignorato ma quando non riguarda più il singolo individuo o non fa riferimento ad uno spazio temporale ben definito come può essere un momento di rush, un’eccezione (es. scadenze di fine mese) bensì ha forti ripercussioni sulla salute mentale dello stesso, sull’andamento produttivo e di conseguenza sull’encomia dell’aziendale, possiamo parlare di oggettivo rischio per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Per tale motivo deve essere considerato, valutato e trattato come un qualsiasi altro rischio aziendale, non minore di un rischio chimico non più banale di un rischio rumore.
Un rischio stress non considerato può provocare conseguenze a volte irreversibili per la persona e dare origine a vere e proprie patologie; per le imprese; per le economie nazionali perfino. A partire dal 31/12/2010 il documento stress lavoro-correlato non solo è contemplato all’interno del Testo Unico ma è anche diventato obbligatorio per le aziende.
Quali possono essere le cause?
- MANCANZA DI COMPRENSIONE, COMUNICAZIONE E SOSTEGNO
- ASPETTATIVE CHE SUPERANO LE POTENZIALITÀ PRODUTTIVE DEL SINGOLO
- CARICHI DI LAVORO INGENTI
- CATTIVA GESTIONE/AUTOGESTIONE VS DIRETTIVE AZIENDALI
- RIMBALZI DI RESPONSABILITÀ – DERESPONSABILIZZAZIONE
- MANCANZA DI UN CHIARO DELINEAMENTO FIGURE PROFESSIONALI/COMPITI/DOVERI
- OBIETTIVI POCO CHIARI (IL PROBLEMA DI UN SETTORE VA RICERCATO NELLA DISORGANIZZAZIONE AZIENDALE E NON DEVE RICADERE SULLA RESPONSABILITÀ – COLPA DEL SINGOLO)
- MANCANZA DI GRATIFICAZIONI/SISTEMA PUNITIVO ANZICHÉ PREMIANTE
Quali sono le conseguenze?
- MALCONTENTO, FRUSTRAZIONE DEL SINGOLO – IL DIPENDENTE DISATTENDE LE ASPETTATIVE, LO PERCEPISCE COME UN FALLIMENTO PERSONALE
- INSIEME DI REAZIONI FISICHE, PISCHICHE E PSICOSOCIALI CHE SFOCIANO IN PATOLOGIE
- SOMATIZZAZIONE DELLO STRESS – BURNOUT
- MALATTIE/ INFORTUNI/ ASSENTEISMO/ TURNOVER
- PRODUTTIVITÀ RIDOTTA
A chi spetta il compito di valutare e vegliare sui propri dipendenti affinché questo rischio venga scongiurato?
Come per qualsiasi altro rischio aziendale, l’alto compito di Sorvegliare spetta al Datore di Lavoro assieme al Medico Competente.

Cosa comporta una buona valutazione e prevenzione del rischio da stress lavoro-correlato?
- CONSEGUENTE AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ
- DIMINUIZIONE DELLE ORE NON LAVORATE
- MAGGIORE COMPRENSIONE DEL PERSONALE NEI CONFRONTI DELLA PROPRIA AZIENDA E DELLE SUE MOLTEPLICI ESIGENZE
- RIDUZIONE DI EVENTUALE CONTENZIOSO
- ABBATTIMENTO DEI COSTI DI GESTIONE DEL PERSONALE
APPROFONDIMENTO
“Burn out” letteralmente BRUCIATO/ESAURITO, è un termine di origine inglese che indica una vera e propria sindrome derivante da stress cronico associato al contesto lavorativo (fonte: O.M.S.)
La delusione, i pensieri negativi, il non riuscire a rispettare le scadenze – ovvero le cause dello stress lavoro – correlato (vedi sopra) – hanno la loro massima espressione in questo moderno fenomeno al quale finalmente è stato dato un nome; è elencato nell’11esima revisione dell’International Classification of Disease (ICD), il testo di riferimento globale per tutte le condizioni e le patologie di salute.
Fondamentale è porre un limite ai sintomi che esso può causare al fine di non confondere il Burnout con disturbi pre-esistenti quali ansia pregressa, fobie specifiche e disturbi dell’umore. Sarebbe più corretto intenderlo come un processo multifattoriale che interessa sì, il singolo ma sempre nell’ottica di un rapporto lavorativo per il quale la sfera organizzativa e sociale pecca in campo di comunicazione.
I sintomi (Dai più ai meno comuni):
- APATIA
- INCAPACITÀ DI RELAZIONARSI CON I PROPRI COLLEGHI
- SBALZI D’UMORE
- ATTEGGIAMENTO SCONTROSO/ DIFENSIVO DI RIFLESSO
- STANCHEZZA CRONICA ED IRRITABILITÀ
- SCARSA AUTOSTIMA
- PIANTO IMMOTIVATO ED IMPROVVISO
- DEFICIT DELL’ATTENZIONE
- INSONNIA
- DOLORI MUSCOLOSCHELETRICI
- NAUSEA/MAL DI TESTA/GASTRITE
- DISTURBI SESSUALI/ INFERTILITÀ
Per stabilire e curare il Burnout non è sufficiente la valutazione dello stress lavoro-correlato, si rende necessario l’intervento di uno specialista in materia di disturbi psichici (psicologo/psicoterapeuta) Ove si verifichino casi accertati, si deve immediatamente pensare ad un piano di rientro anche e soprattutto dal punto di vista organizzativo aziendale.
Area Tecnica Meleam
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