Arriva la proroga dello Smart Working semplificato fino al termine del 2021

 

Arriva ufficialmente la proroga la possibilità di ricorrere allo smart working semplificato per i datori di lavoro: differita la scadenza fino alla fine del 2021.

A stabilire ufficialmente il differimento è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 17 giugno 2021, n. 87. Più specificatamente, la proroga opera sui termini di applicazione dell’articolo 90, commi 3 e 4, del decreto Rilancio. Scopriamo dunque cosa cambia per lavoratori pubblici e privati.

Si tratta, in pratica, di disciplinare:

la possibilità, per i datori di lavoro, di applicare la modalità di lavoro agile ad ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati in materia dalla normativa vigente anche in assenza degli accordi individuali con il lavoratore.

e l’obbligo, per i datori di lavoro, di comunicare, in via telematica, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile.

 

Attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale introducendo modalità di interlocuzione programmata con l’utenza, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza e applicando lo smartworking con le misure semplificate prescindendo dagli accordi individuali  e dagli obblighi informativi a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed  efficienza.

Inoltre, in tema di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche le Pubbliche Amministrazioni adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro e del lavoro agile.

 

Infine, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le Amministrazioni Pubbliche redigono il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA) che ne individua le modalità attuative prevedendo, per le attività che possono essere svolte in smartworking, che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene.

 

In caso di mancata adozione del POLA, il lavoro agile si applica almeno al 15% dei dipendenti, ove lo richiedano.

Nel settore privato, invece, si prevede un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2021 del termine per l’utilizzo della procedura semplificata di comunicazione dello smartworking di cui all’art. 90, commi 3 e 4, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni in L. 17 luglio 2020, n. 77 (art. 11).

Risulta confermata anche la anche la proroga delle modalità semplificate per lo svolgimento degli esami di abilitazione dei consulenti del lavoro, degli esperti di radioprotezione e dei medici autorizzati.