Qual è la definizione corretta di rischio biologico ai sensi del D Lgs 81 08?

Per definizione, il rischio biologico, detto anche Biorischio è quella tipologia di rischio derivante dall’esposizione del soggetto ad agenti o sostanze di orgine biologica potenzialmente dannosi per la salute degli esseri viventi, nel nostro caso, dei lavoratori.

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Qual è il rischio principale degli agenti biologici classificati dal D Lgs 81 08?

Gli agenti biologici, secondo la definizione del d. lgs. 81/2008 (art. 267), sono “qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni” e includono pertanto batteri, virus, funghi microscopici ed endoparassiti.

 

Classificazione degli Agenti Biologici

L’articolo 268 continua fornendo una classificazione degli agenti biologici, effettuando una divisione in 4 gruppi in base al rischio di infezione.

I gruppi sono i seguenti:

Gruppo 1

nel quale sono riportati gli agenti biologici che presentano poche probabilità di causare malattie sui soggetti umani;

Gruppo 2

che comprende gli agenti che possono causare malattie e costituire un rischio per i lavoratori, con poca probabilità di propagazione nella comunità e per cui sono disponibili efficaci misure di profilassi e terapia;

Gruppo 3

di cui fanno parte agenti che possono causare malattie gravi e costituire un serio rischio per i lavoratori, con probabilità di propagazione nella comunità e per cui, comunque, sono disponibili efficaci misure di profilassi e terapia;

Gruppo 4

nel quale vengono classificati gli agenti biologici che possono provocare malattie gravi e costituire un serio rischio per i lavoratori, con alto rischio di propagazione nella comunità e per cui, di norma, non sono disponibili efficaci misure di profilassi e terapia;

biologico meleam

Come si fa la valutazione del rischio biologico?

Ai sensi dell’articolo 271, il datore di lavoro, nello svolgimento della valutazione del rischio di cui all’articolo 17, deve tenere conto di tutte le informazioni relative alle caratteristiche degli agenti biologici utilizzati e delle modalità lavorative che possono essere considerate fonte di rischio, nello specifico deve tenere conto di:

  • identificare i pericoli anche potenziali.
  • stimare la gravità delle conseguenze derivanti dall’esposizione a tali pericoli.
  • identificare e quantificare i soggetti esposti.
  • misurare l’entità di tale esposizione.

Come si previene il rischio biologico in sicurezza?

I dispositivi di protezione individuale debbono essere controllati, puliti e disinfettati al termine di ogni ciclo lavorativo. Inoltre deve essere tassativamente vietato fumare, ed assumere cibi e bevande nei luoghi di utilizzo degli agenti biologici.

 Quali parti del corpo bisogna proteggere dal rischio biologico?

È necessario quindi, utilizzare i DPI specifici più idonei a prevenire le diverse modalità di infezione:

  • protezione del corpo.
  • protezione delle mani.
  • protezione degli occhi.
  • protezione delle vie respiratorie.

Area Tecnica Meleam

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