Computer e dispositivi mobili sono ormai apparecchi in grado di svolgere un’infinità di operazioni e di accompagnarci in tutte le nostre attività quotidiane, dal lavoro all’intrattenimento. Soprattutto chi non è particolarmente avvezzo alla tecnologia, però, nell’utilizzo di PC, smartphone e tablet potrebbe incappare in qualche inconveniente legato alla sicurezza dei dati: ecco allora alcuni consigli utili per continuare a svolgere le proprie attività preferite senza rischi! 

 

Scegliere solo app sicure e protette 

Sugli store digitali esistono app di ogni genere, gratuite e a pagamento, e ovviamente tra le tantissime opzioni possono nascondersi insidie più o meno pericolose. Il primo consiglio utile è dunque quello di affidarsi solo a titoli e operatori conosciuti e in grado di assicurare i massimi livelli di protezione nello scambio di dati. 

Un settore molto delicato in tal senso è quello dei giochi online, dove le possibilità sono davvero infinite. Soprattutto se si sceglie di prendere parte a giochi che prevedono pagamenti, come nel caso di molti MOBA o dei casinò digitali, è bene dunque rivolgersi solo ad app originali e certificate, che tutelano i dati personali e le transazioni monetarie sfruttando sistemi tecnologicamente avanzati. 

I casino online da mobile autorizzati AAMS, per esempio, permettono di prendere parte a tavoli da blackjack, roulette e slot machine fornendo un supporto completo e assicurando la presenza di protocolli di ultima generazione che impediscono a eventuali malintenzionati di accedere a password e altri dati sensibili. 

Il discorso fatto per le app è ovviamente valido anche per i siti web, che si tratti di gaming, shopping o altro: meglio diffidare, infatti, di quei portali di dubbia provenienza, privi di protocolli di sicurezza e in cui vengono richiesti pagamenti non tracciati. 

 

Pagare solo con modalità tracciate e garantite 

Uno dei problemi principali sul web è sicuramente quello dei pagamenti online, oggi molto più sicuri che in passato ma comunque da non effettuare con eccessiva leggerezza. Se i sistemi di protezione delle transazioni monetarie hanno infatti raggiunto livelli elevatissimi, la poca attenzione da parte dell’utente può comunque portare a spiacevoli sorprese. 

Ecco perché uno dei primi consigli da dare a chi non conosce bene la rete internet nel suo complesso è proprio quello di effettuare pagamenti solo mediante modalità tracciate e sicure, come carte di credito e debito oppure piattaforme ad hoc come PayPal. 

Queste metodologie di pagamento, infatti, presentano sistemi avanzati in grado di tutelare l’utente sia in fase di inserimento dei dati – che vengono criptati e dunque non resi accessibili a terzi – sia nelle fasi successive, con possibilità di assistenza e rimborsi in caso di furti e truffe. Ovviamente, prima di giungere al pagamento del bene o del servizio scelto, è altrettanto importante prestare attenzione a ciò che si trova dall’altra parte: siti privi di certificati di sicurezza o di dati aziendali completi, o ancora che richiedono l’invio di denaro con sistemi non protetti, sono da evitare senza se e senza ma, anche se le loro offerte possono sembrare allettanti. 

 

Phishing: attenzione alle mail truffaldine 

Quella che va sotto il nome di phishing è una vera e propria truffa, basata su una tecnica tanto semplice quanto pericolosa, ossia l’invio di e-mail false ma apparentemente credibili. I malintenzionati inviano in questi casi delle mail del tutto simili a quelle di istituti bancari, siti di shopping o fornitori di servizi primari, chiedendo l’inserimento di dati sensibili (come il numero di carta o la password del proprio account) su pagine web create ad hoc. 

In questo modo, il malcapitato fornisce direttamente al truffatore le proprie chiavi di accesso o i dati di pagamento, con grossi rischi sia economici che di utilizzo dei dati personali. L’unico consiglio per evitare di incappare in questo tipo di truffa è quello di non dare mai credito a messaggi e-mail che chiedono di cliccare su link di dubbia provenienza o di inviare i propri dati e, nel dubbio, di contattare direttamente il presunto mittente tramite canali ufficiali per chiedere una conferma di quanto presente nella mail stessa.