I personal computer al giorno d’oggi costituiscono un elemento di fondamentale utilità in molti ambienti lavorativi. Anche se nell’immaginario comune si tende ad immaginare l’operatore che si serve del pc all’interno di un ufficio, è possibile che anche siti produttivi ne facciano uso per espletare al meglio le funzioni di controllo, per non parlare di chi lo utilizza nelle attività di progettazione. In questi casi, siamo in presenza di lavoro al videoterminale o VDT, un particolare tipo di attività da cui derivano rischi specifici e che, perciò, viene normata e disciplinata dal D.lgs 81/08 Titolo VII “ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI e dall’INAIL.
Lavoro al videoterminale: definizione
Per lavoro al videoterminale si intende lo svolgimento di un’attività lavorativa che comporta appunto l’utilizzo di attrezzature munite di videoterminali. Il D.lgs 81/08 all’articolo 173 fornisce tre definizioni importanti per contestualizzare al meglio questo tipo di attività, rispondendo alle seguenti domande:
Cos’è un videoterminale?
uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato;
Cosa si intende per posto di lavoro al VDT?
l’insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema di immissione dati, incluso il mouse, il software per l’interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, le apparecchiature connesse, comprendenti l’unità a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante;
Chi sono i lavoratori addetti al videoterminale?
I lavoratori che utilizzano attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per 20 ore settimanali.
Lavoro al videoterminale: cosa comporta
Il lavoro al videoterminale comporta dei rischi specifici per la salute dei lavoratori come:
rischi occhi e vista;
rischi derivanti da problemi posturali;
rischi derivanti dall’affaticamento fisico o mentale;
rischi derivanti alle condizioni ergonomiche;
rischi derivanti dalle condizioni di igiene ambientale.

Qual è la corretta distribuzione delle pause durante il lavoro al videoterminale?
Per quanto riguarda pause ed interruzioni, per legge il lavoratore ha diritto a 15 minuti di pausa ogni 120 minuti di applicazione continua al videoterminale, nei quali non sono compresi i tempi di attesa per lo spegnimento o l’accensione del pc
Lavoro al videoterminale e sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per i videoterminalisti che lavorano al pc almeno 20 ore medie alla settimana.
In questi casi, è necessario sottoporre a visita medica gli operatori prima che inizino a lavorare al VDT, effettuando un controllo della vista e degli occhi per determinare l’idoneità allo svolgimento della mansione. Le successive visite mediche e controlli devono avvenire con periodicità diverse a seconda dell’età del soggetto:
Lavoratore con meno di 50 anni: Visita e controllo della funzionalità visiva ogni 5 anni
Lavoratore con più di 50 anni: Visita e controllo della funzionalità visiva ogni 2 anni
Area Tecnica Meleam