Durante il ciclo di trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) possono verificarsi molteplici rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
A tal proposito l’Inail, Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, ha realizzato molteplici documenti per la sensibilizzazione e la fornitura di adeguate misure di prevenzione. Sono stati elaborati, ad esempio, documenti di prevenzione infortuni negli impianti di termovalorizzazione e incenerimento e degli impianti di trattamento e stoccaggio dei Rifiuti Solidi Urbani.
Attraverso INFOR.MO, il sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi sul lavoro, è possibile consultare i dati riferiti al monitoraggio degli infortuni mortali e gravi, i materiali e i documenti ufficiali prodotti.
Quali tipologie di infortuni possono verificarsi?
Si riportano, di seguito, due casi che si sono realmente verificati, uno all’interno di un impianto di termovalorizzazione ed uno all’interno di un impianto di raccolta dei rifiuti:
- Il primo caso si è verificato all’interno di un impianto di termovalorizzazione, costituito da tre linee e tre forni a griglia mobile.
In seguito ad un guasto verificatosi sulla terza linea sono intervenuti il datore di lavoro, l’infortunato e un altro dipendente.
Il datore di lavoro non ha dato adeguate indicazioni sul raffreddamento dell’esterno del forno, questa mancanza ha portato ad un errore nella riparazione del guasto. Mentre un dipendente stava raffreddando l’impianto con la manichetta antincendio, l’infortunato convogliava l’acqua verso il pozzetto di scarico in prossimità del bordo del terrazzo.
Improvvisamente è caduto da 3 metri di altezza e, purtroppo, è deceduto in seguito ad un politrauma da precipitazione.
- Il secondo caso riguarda, invece, un infortunio all’interno di una ditta che si occupa di trattamento e smaltimento rifiuti.
All’interno dello stabilimento sono presenti: un impianto di raccolta dei rifiuti, un impianto di selezione e smistamento, un impianto di incenerimento.
L’infortunio si è verificato al momento dello scarico dei rifiuti quando il dipendente, nelle operazioni di retromarcia e ribaltamento del cassone dei rifiuti, si è ribaltato con il suo mezzo al termine della procedura di sollevamento del cassone.
Probabilmente il mezzo non era adeguatamente omologato per l’uso realmente effettuato causando il decesso dell’autista del mezzo.
In che modo è possibile prevenire gli infortuni nella termovalorizzazione?
All’interno dell’opuscolo “La sicurezza per gli operatori degli impianti di termovalorizzazione e di incenerimento”, redatto dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp) dell’INAIL, sono presentati i risultati della ricerca effettuata su salute e sicurezza sul lavoro nel campo della gestione dei rifiuti e delle acque reflue.
Nel documento è precisato che la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro negli impianti di incenerimento di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) “dovrebbe essere integrata nella gestione aziendale complessiva e nell’analisi costi-benefici, sia in termini economici, sia in termini di miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori e della collettività. Essa dovrebbe originare dal concetto di prevenzione globale, in un contesto di gestione integrata dei rifiuti, condotta secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità”.
Gli interventi di prevenzione da mettere in atto sono di diversa tipologia, in particolare devono essere applicate:
- misure organizzative: prevedono la definizione del ruolo e delle competenze dei lavoratori e dei gestori dell’organizzazione;
- misure tecniche: riguardano l’impiego e la gestione di attrezzare e componenti, strutture ed elementi;
- misure procedurali: sono relative alla modalità di esecuzione dei processi operativi con l’obiettivo di contenere o eliminare i rischi per i lavoratori attraverso un apposito addestramento;
- iniziative “politiche”: riguardano la definizione di standard tecnici e qualitativi, verifiche periodiche del servizio e della qualità del trattamento, campagne informative.