Le opere di scavo “esprimono un livello molto elevato di rischio per gli operai addetti, soprattutto quando non vengono rispettate le norme di sicurezza in termini di mancanza o inadeguatezza delle armature di contenimento”; a sottolinearlo è l’INAIL in una sua pubblicazione che offre agli operatori diverse indicazioni per migliorare la prevenzione: DOWNLOAD.
Caso 1: un infortunio durante la posa di tubazioni di fognatura
Il primo caso in analisi riguarda la posa di tubazioni di fognatura in terreni relativi a “depositi fluvioglaciali e glaciali per lo più ghiaioso-sabbiosi parzialmente alterati (ferretizzati)”.
L’operaio, vittima dell’incidente, era all’interno dello scavo a sezione ristretta per effettuare il rinfianco in calcestruzzo del tubo di fognatura (diametro 230-300 mm).
L’operaio era in piedi sul tubo ed è stato investito dal franamento della parete opposta che lo ha seppellito fino alla vita, al punto che i colleghi sono stati costretti ad utilizzare l’escavatore per poterlo liberare.
L’operaio, a seguito dell’incidente, ha riportato un trauma toraco-addominale con fratture multiple costali, con un constatato grado di invalidità pari al 20%.
Qual è il risultato delle ispezioni?
Le ispezioni hanno riportato i seguenti risultati: vi sono state violazioni per:
- non aver impedito la presenza dei lavoratori nel campo di azione dell’escavatore (art. 118 c.1 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);
- non aver provveduto ad allestire le necessarie armature di sostegno (art. 119 . 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.);
- aver costituito un deposito di materiali lungo il ciglio dello scavo (art. 120c c. 1, D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)”
Come prevenire l’incidente?
Tramite l’analisi dell’accaduto e la conseguente ispezione era consigliabile:
- accumulare il materiale di risulta sui bordi dello scavo;
- armare lo scavo appena possibile e non a seguito della posta del tubo;
- non rimanere aperto lo scavo per tutto il weekend (l’incidente è avvenuto di Lunedì).
Caso 2: un infortunio avvenuto durante un inumazione
Il secondo caso riguarda l’inumazione in un cimitero, quando l’operaio che era intento a posare un antone di sbarramento del terreno veniva colpito dall’antone stesso a causa del franamento di una sponda.
Come prevenire l’incidente?
Anche in questo caso lo scavo andava armato molto prima considerato che l’infortunio è avvenuto a meno di tre ore dall’apertura dello scavo stesso.
Caso 3: un infortunio avvenuto durante i lavori di impermeabilizzazione
Il terzo caso riguarda il ripristino dell’impermeabilizzazione di locali interrati in una trincea.
Per ripristinare l’impermeabilizzazione dei locali interrati in una villetta era stata realizzata una trincea avente 6 metri di larghezza, 4 metri di profondità ed 1 metro di ampiezza.
Le pareti verticali dello scavo non erano state armate, ma unicamente puntellate con assi di legno nella parte più superficiale. Il terreno era saturo e presenta una crosta superficiale compatta a causa del gelo. Dopo un giorno e mezzo dall’apertura la parete era crollata riempiendo la trincea con quasi 2 metri cubici di materiale.
Fortunatamente non ci son state conseguenze perché l’operaio è riuscito a scappare all’ultimo momento. Un piccolo ritardo e sarebbe rimasto sepolto dalla frana, senza alcuna via di scampo.
Come prevenire l’incidente?
Sarebbe stato utile tenere presente che:
- i terreni saturi e con quelle caratteristiche hanno sempre bisogno di adeguate armature di sostegno;
- le trincee di quelle dimensioni (6m lunghezza x 1m di larghezza x 4m di profondità) devono sempre essere armate su tutta la profondità;
- la larghezza della trincea era insufficiente (occorreva prevedere almeno una larghezza di almeno 2 metri).